IL MARINAIO MUTO
Incontri e storie, passi e giochi… terra e mare!
Ecco cosa ti aspetta in questo mini trekking ideale per tutta la famiglia. Ideale per una giornata in movimento e all’aria aperta!

Incontri e storie, passi e giochi… terra e mare!
Ecco cosa ti aspetta in questo mini trekking ideale per tutta la famiglia. Ideale per una giornata in movimento e all’aria aperta!

Cos’è GINCANA?! Un’esperienza unica ideale per tutta la famiglia!
Camminare… giocare… saltare… correre e mettersi alla prova: grandi e piccini tutt’insieme!

Cos’è GINCANA?! Un’esperienza unica ideale per tutta la famiglia!
Camminare… giocare… saltare… correre e mettersi alla prova: grandi e piccini tutt’insieme!

Un percorso ad anello alla scoperta dello Spettacolo della Natura, scelto come location per film che hanno fatto la storia del Cinema Italiano.

La Via Francigena ha rappresentato nel corso dei secoli, fin dall’alto medioevo, l’itinerario seguito dai pellegrini dell’Europa del centro-nord, per raggiungere Roma, sede del Papato e cuore della Cristianità.
Quella che oggi si conosce come Via Francigena è l’itinerario di 1800 km. (79 tappe) percorso in 79 giorni dall’Arcivescovo Sigerico nell’anno 990 per ritornare a Canterbury da Roma dopo l’investitura del Pallio Arcivescovile da parte del Papa Giovanni XV.
Sigerico, su invito del Pontefice, annotò tutte le tappe, una per giorno, che lo riportavano in Gran Bretagna attraverso l’Europa.

Nel 1996 Cecchi acquista l’azienda Val delle Rose in località Poggio la Mozza nel cuore produttivo del Morellino di Scansano.
Al momento dell’acquisto Val delle Rose conta su 25 ettari vitati.
L’intervento è assimilabile a una piccola rivoluzione agricola in quanto le tecniche agronomiche utilizzate fino ad allora non garantivano la costanza qualitativa necessaria alla sopravvivenza di un’azienda viticola.
Lo studio dei suoli a disposizione, pratica poi condotta da molte altre realtà maremmane, rivela l’enorme potenziale di questo territorio, tanto che l’azienda decide di estendere il parco vitato ai circa 100 ettari attuali dove protagonista è il Sangiovese.

Il Bagno di Foresta o Forest Bathing (così è stato tradotto dal giapponese) ci consente di lavar via lo stress accumulato, è’ un’esperienza che ha comprovati effetti terapeutici sia dal punto di vista empirico che scientifico, è un’attività multidisciplinare psicofisica svolta nella foresta che esalta la relazione persona-natura e produce benefici effetti sulla mente e sul corpo di chi la pratica.

Il bosco è un piccolo mondo in cui possiamo tornare a contatto con la natura, lontani dallo stress e dalle preoccupazioni della vita quotidiana.
Un luogo magico, che non per niente è spesso e volentieri l’ambientazione di tante fiabe e favole che ascoltavamo da bambini.
Il “bagno di foresta” è la traduzione del termine inventato in Giappone intorno al 1980 (shinrin-yoku) e consiste semplicemente nell’andare in un bosco, lontano dalla città e passarci del tempo cercando di sperimentare il contatto con la natura attivando tutti e cinque i nostri sensi.
La differenza con un’escursione è che l’obiettivo non è una camminata per andare in un luogo, ma soltanto immergersi nel mondo dei grandi alberi.
Qualunque sia la stagione, dopo qualche ora passata a calpestare i sentieri del bosco grandi e piccini potranno trarre da questa pratica un grande beneficio, percepibile immediatamente. Che stare immersi nella natura faccia bene è qualcosa di scontato ma ci sono numerosi studi scientifici che dimostrano i molteplici effetti positivi sulla nostra salute (mentale e fisica).
Prendersi del tempo per ammirare gli alberi, sentire profumi diversi da quelli del nostro quotidiano, sentir “vivere” il bosco, sentire una corteccia sotto le proprie dita o il muschio sotto i piedi nudi. Sono tante le sensazioni che i nostri sensi ci permettono di scoprire.

Un trekking facile seguito da una lezione di di Anukalana Yoga aperta a tutti, già praticanti o neofiti nella bellissima cornice di Borgo Certano.

Un giovane andò una volta da un vecchio eremita e gli chiese una norma per vivere. L’eremita rispose: «Tendi verso il raggiungibile». L’adolescente ringraziò e disse che, se non era indiscreto, avrebbe voluto da lui un’altra parola ancora che gli servisse di viatico per la sua strada. Allora l’eremita aggiunse al primo consiglio il secondo: «Tendi verso l’irraggiungibile».
(Ernst Jünger)
Trekking con aperitivo alla scoperta di un eremo ricco di fascino nascosto nel bosco.

DA DOVE VIENE IL GIOCO DELLA CACCIA ALLE UOVA?
Origine
I persiani, gli egiziani e più tardi i romani si regalavano già delle uova decorate per celebrare l’inizio della primavera e il risveglio della natura. Ma sapevi che nel XV secolo i cattolici non potevano mangiare le uova durante la Quaresima, periodo di digiuno prima della Settimana Santa? Le uova deposte durante quel periodo e messe da parte erano decorate per essere date o vendute durante la festa di Pasqua.
Un gioco familiare
Negli Stati Uniti, in Francia e in Belgio il gioco della caccia alle uova di Pasqua è una tradizione di lunga data. Il gioco consiste nel nascondere delle uova colorate di cioccolato nel giardino e nel dare ai bambini un cesto per raccogliere i dolcetti trovati, che potranno essere degustati per tutta la settimana. Si tratta di un’opportunità ideale per approfittare di una giornata soleggiata all’aperto dopo un lungo e piovoso inverno. Le famiglie senza giardino organizzano spesso delle feste della caccia alle uova nei parchi pubblici, con amici e parenti.
In Italia, Spagna e Portogallo questo gioco è poco conosciuto, ma comincia a diventare sempre più popolare. Nonostante siano fortemente influenzati dal cristianesimo, questi paesi hanno comunque mantenuto delle tradizioni pagane che si ritrovano nella loro gastronomia.
La caccia alle uova non è altro che una caccia al tesoro in cui i bambini, con l’aiuto di alcuni indizi che gli vengono forniti, devono trovare appunto, delle uova.

Un trekking facile seguito da una lezione di di Anukalana Yoga aperta a tutti, già praticanti o neofiti tra i boschi della Montagnola Senese.