Abbiamo avuto da sempre la passione per il trekking, anche molto prima che diventasse un lavoro e negli anni abbiamo fatto esperienza diretta di abbigliamento anche grazie al prezioso contributo di esperti nel settore che ci hanno consigliato e spiegato molte cose che adesso ci fa piacere poter condividere con voi.
Senza dubbio la prima cosa da sapere bene è che l’abbigliamento deve essere sempre necessariamente “A CIPOLLA”, quindi a strati che possiamo modulare in base alle nostre necessità: tutto questo ci permette di termoregolarci.
In Toscana abbiamo molteplici zone con altrettanto molteplici variazioni climatiche quindi cercheremo insieme di fare chiarezza e orientarci al meglio.
La regola base parte dal rispetto dei tre strati:
- lo strato base, termico aderente la corpo che serve per far traspirare
- Lo strato intermedio che serve da isolamento
- Lo strato esterno che ci protegge (antivento e impermeabile)
Ovviamente il tutto va modulato in base alle stagioni ma questa divisione ci serve per poter combinare al meglio i vari elementi e capirne la logica e il funzionamento.
Il PRIMO STRATO
Sono capi che devono assolvere le funzioni di assorbire il sudore ed espellerlo nel minor tempo possibile trasportando la traspirazione corporea lontano dalla pelle, allo strato successivo o verso l’aria, per una rapida evaporazione. Questi indumenti devono essere morbidi, elastici, privi di cuciture che potrebbero determinare arrossamenti e vesciche e garantire il massimo confort, sia con il caldo che con il freddo.
Può essere sintetico o naturale, entrambi hanno pro e contro ma quello che conta è che i materiali siano ottimi ed evitare il cotone, perché si impregna di sudore e asciuga molto lentamente, provocando così una reazione contraria e portando il corpo a raffreddarsi. Scegliere tessuti altamente traspiranti; è comunque consigliabile avere sempre un cambio nello zaino.
Mantenendo sempre asciutto il contatto con la pelle, i capi traspiranti proteggono le parti più delicate, come la schiena, da colpi d’aria e di freddo che, soprattutto in montagna, rappresentano un pericolo per la salute.
Le maglie in fibra sintetica ci sono di varie grammature (per varie temperature e le stagioni) sono leggere, si trovano ad ottimi prezzo, asciugano velocemente ma tendono a puzzare molto durante l’utilizzo e purtroppo inquinano, cioè ad ogni lavaggio rilasciano sostanza altamente inquinanti. Le maglie in fibra naturale sono. In lana merinos che è un materiali altamente termoregolante, ci sono di varie grammature, non inquinano e hanno il grandissimo pregio di non emettere cattivo odore, incredibile ma vero possono essere messe anche per due tre giorni senza bisogno di essere lavate.; purtroppo però hanno lo svantaggio di avere prezzi elevati.
Il SECONDO STRATO
Serve per creare una barriera intorno al corpo, al fine di isolare questo dall’aria fredda che ci circonda. Il secondo strato deve essere anche traspirante in modo che l’umidità corporea, espulsa dal 1° strato, sia trasportata al secondo per una più facile evaporazione. In alcuni casi, il secondo strato può servire anche come protezione antivento e mantenimento del calore.
L’indumento classico del secondo strato sono i pile e i micropile con cerniera, comodi e pratici da indossare. Tra i marchi e materiali più utilizzati abbiamo la tecnologia Polartec. A volte sono necessari solamente due strati (tipo in estate) e potrebbe andar bene indossare una giacca o gilet cosiddetto SoftShell ideali perchè garantiscono traspirabilità, calore, un certo grado di impermeabilità e tenuta al vento.
Il TERZO STRATO
È lo strato che isola il nostro corpo contro i fenomeni atmosferici quali vento, pioggia e neve.
La caratteristica principale di questo strato è quella di fornire quindi una vera e propria barriera intorno al nostro corpo per evitare che il vento ci raffreddi o che l’acqua vada a bagnare il 1° o il 2° strato. Ma l’impermeabilità non basta, occorre che sia anche traspirante per permettere alla traspirazione corporea di lasciare il secondo strato, raggiungere la superficie del terzo e qui evaporare.
Normalmente si tratta di membrane impermeabili, dello spessore minore di un decimo di millimetro, che presentano una miriade di micropori con una dimensione tale da permettere il passaggio della traspirazione corporea, ma da impedire il passaggio delle gocce d’acqua notevolmente più grandi che dall’esterno cercano di penetrare all’interno.
Una delle più famose nonché più efficaci membrane impermeabili è il Gore-Tex.
Il terzo strato può essere imbottito (hard shell o piumino) o non a seconda delle temperature.
Il pantalone deve essere comodo, caldo il giusto a seconda della stagione e di materiale tecnico adeguato per potersi asciugare rapidamente. E’ sempre bene indossare pantaloni lunghi per evitare di lesionarsi là dove la bassa vegetazione è troppo fitta. I pantaloni modulari che si possono accorciare sono un’ottima soluzione per la stagione estiva.
Lo sappiamo, sono molte informazioni ma speriamo ti possano essere d’aiuto e comunque qui trovi un breve reca per orientarsi:
IN INVERNO:
- primo strato: maglia termica a manica lunga
- secondo strato: micro pile con cerniera
-terzo strato: una giacca hard Shell, che protegga dal vento e dalla pioggia ma anche dal freddo da usare in particolare modo quando ci si ferma. Può essere utile mettere poi nello zaino un gilet antivento da usare sul secondo strato mentre si cammina. Se la temperatura non è particolarmente rigida può essere sufficiente un guscio antipioggia e antivento al posto della giacca hard Shell.
Sono poi fondamentali: cappello, guanti, scaldacollo e calze calde ma traspiranti e senza cuciture per evitare fastidiose vesciche la maglia di ricambio.
IN PRIMAVERA/AUTUNNO:
- primo strato: maglia termica manica corta
- Secondo strato: micro pile con cerniera
- Terzo strato: gilet antivento al bisogno e guscio antivento e antipioggia al bisogno da portare con se nel zaino
Anche in questo caso lo scaldacollo è sempre utile come le buone calze traspiranti e senza cuciture e la maglia di ricambio.
IN ESTATE:
- primo strato: maglia assorbisudore manica corta
- secondo strato: maglietta traspirante manica corta
- terzo strato: gilet antivento e guscio antipioggia al bisogno nello zaino
In caso di temperature elevate il primo strato può essere elevato a giudizio soggettivo dell’escursionista.
Le calze servono sempre di buona qualità, traspiranti e senza cuciture; occorre sempre poi il cappello per il sole e la maglia di ricambio.
Il primo segreto è evitare, nei limiti del possibile, di sudare, nonostante il caldo e l’attività fisica. Cercare sempre di partire “leggeri”, accettando l’aria fresca della mattina piuttosto che trovarsi inzuppati di sudore dopo cento metri di cammino.
Riassumendo il nostro abbigliamento deve:
- proteggere dal freddo
- essere impermeabile e idrorepellente (protezione dalla pioggia e dalla neve)
- proteggere dal vento
- deve essere traspirante e asciugarsi velocemente
- deve essere confortevole senza ostacolare i liberi movimenti
- occupare poco spazio ed essere il più possibile comprimibile per riporlo nello zaino
- essere il più possibile leggero e resistente
- resistere alle sollecitazioni meccaniche e agli strappi.
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